Perchè e quando portare un neonato dall’osteopata

Una domanda che mi viene fatta molto sovente dalle nonne più ancora che dalle mamme, ormai quasi tutte hanno letto qualcosa da qualche parte di neonatologia ed osteopatia, è proprio il perché dover portare un neonato dall’osteopata.

La cosa che dico sempre a tutti è che l’osteopatia in primis fa PREVENZIONE più di ogni altra cosa, e con chi meglio se non un neonato possiamo prevenire difficoltà che potrebbero presentarsi in futuro?

Per cui la risposta è: il prima possibile. L’osteopata può aiutare sempre.

L’osteopatia neonatale e pediatrica in generale può essere risolutiva in caso di difficoltà di suzione, stipsi, coliche, reflusso, asimmetrie craniche posizionali e non, torci collo, miotensioni, disturbi del sonno, irritabilità e molto altro.

Molte volte i bimbi piccini piangono parecchio infastiditi da qualcosa e non riusciamo a capirne il perché, quasi sempre l’osteopatia riesce a dare una mano per risolvere la situazione o almeno migliorarla.

A.T.STILL

L’Osteopatia si basa sulla perfezione del lavoro della Natura

Una prima visita dall’osteopata dovrebbero farla proprio tutti i neonati, non soltanto quelli irritabili o con plagiocefalie posizionali, coliche gassose, ecc.

Il parto, anche il più naturale e fisiologico, è un importantissimo momento di adattamento che il neonato fa assieme alla sua mamma. 

Il sistema mamma-bambino fisicamente diventa una diade, i corpi si separano l’uno dall’altra e si impara letteralmente a vivere senza quegli spazi protetti, modificati dalla natura, accoglienti e caldi.  Entrano in gioco moltissime componenti che prima non c’erano, l’aria, il respiro, il nutrimento dalla suzione di latte, l’evacuazione, l’addormentamento.

I movimenti all’esterno dell’utero sono diversi, più faticosi. Così il neonato comincia il suo allenamento per la vita in mezzo al mondo caotico che conosciamo,  che molto spesso noi adulti diamo per scontato, ma per loro è fonte di grande stress.

Per alcuni questo adattamento è estremamente facile e naturale, per altri più difficoltoso. Pensate banalmente a quei bottoni poussior che in genere stanno dietro alla tutina del neonato. Piccolissimi vero? Eppure pensatelo grande in relazione con la vostra schiena… se voi foste messi a dormire pancia in su con uno di questi giganti bottoni in metallo proprio in mezzo alla schiena!? Decisamente poco piacevole!

Naturalmente la visita dall’osteopata non serve per controllare i poussoir della tutina, questo è l’esempio calzante per far capire quanti piccoli dettagli molte volte ci sfuggano.

Nelle ultime settimane all’interno dell’utero lo spazio di movimento è piuttosto ridotto, miotensioni posizionali possono essere individuate e risolte già in prima seduta, e tanti altri accorgimenti, segnalati ai genitori, possono migliorare sensibilmente il benessere del neonato.

 

Chi ben comincia è già a metà dell’opera!

 

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